Fonte: www.dire project collaboration tools.it

ROMA – La chiamano la ‘prova regina’, perché spesso riesce a sciogliere delitti rimasti irrisolti per anni. Dal caso Ghira al delitto dell’Olgiata, passando per gli omicidi di Serena Mollicone e Yara Gambirasio, il test del Dna è diventato negli anni uno strumento sempre più attendibile, quasi infallibile secondo gli esperti, in grado di portare alla luce e svelare l’identità degli assassini. Ma davvero la scienza non può sbagliare? Per saperne di più l’Agenzia Dire ha intervistato Marina Baldi, biologa e genetista forense, da anni impegnata in ambito legale per la risoluzione di alcuni tra i più importanti casi italiani di cronaca nera.

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